[Da oggi, ogni venerdì, pubblicherò mie poesie che ho escluso dai volumi precedenti o che escluderò dai successivi - penso che dopotutto anche alle poesie 'minori' o che non trovano una collocazione nel macrotesto vada data la chance di trovare il proprio lettore. La poesia qui sotto era inizialmente in Doveri di una costruzione, ma poi l'ho espunta insieme ad altre venti o trenta che in questi anni si sono aggiunte ai testi che mi convincevano maggiormente] con gli occhi chiedevo attracco in un manichino calvo ne fissavo l’appariscenza meno disperata delle unghie di lei smaltate di rosso blando delle dita tozze che all’ombrellino stringono il manico commentavo ringhiere liberty fogliami ferrigni per stornare il mutismo che le suggerii con creanza come è d’uso fare con gli articoli d’arredamento