Contro il ‘profumo del caffè’

Se una poetica deve essere fenomenologica, non bastano i referenti concreti o sensoriali; essi devono avere una specificità che faccia pensare alla singolarità del quotidiano, non alla sua schematizzazione. Il fantomatico ''profumo del caffè'' sta alla tardissima linea lombarda come i ''muti respiri dell'assoluto'' stanno a Rilke. Entrambi i sintagmi, benché agli estremi del continuum... Continue Reading →

Focus descrittivo ed empatia; su un passo di Bertolucci

[NB. Questa riflessione, risalente a un paio di anni fa, si è poi espansa in uno studio accademico, leggibile e scaricabile qui] Premesso (è ovvio) che molte sono le strategie testuali e stilistiche potenzialmente fruttuose in poesia, e che occorre tenere la mente aperta al diverso, è pur tuttavia vero che ciò che sembra spesso... Continue Reading →

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